Roma, 7 dic. (LaPresse) – “Davanti alle contraddizioni a cui ci espone questa pandemia, con un numero di morti che qualche giorno fa eguagliava e superava quelli avuti durante il picco della prima fase, è necessario chiedersi cosa possiamo fare per sollevare il dolore dei familiari, il disagio degli operatori sanitari e prenderci cura dei malati che in questo periodo uniscono alla sofferenza fisica quella psicologica, legata alla solitudine. Una solitudine imposta, nel tentativo di arginare i contagi e facilitare il controllo del virus, ma che spesso si converte in un ulteriore fattore di fragilità, che mette in crisi le stesse difese immunitarie. Una parziale risposta a questo stato di malessere generale è venuto in molti ospedali e in molte RSA dalla musica. La musica, nelle sue molteplici forme, con i suoi ritmi particolari, ma soprattutto con quel suo linguaggio universale capace di suscitare emozioni profonde, anche se molto diverse, in chiunque l’ascolta, dovunque sia stata fatta risuonare, ha offerto pace e sollievo a pazienti e personale. Abbiamo visto la gente affacciarsi ai balconi per cantare in un coro magico di voci che, nonostante tutto, trovavano la loro armonia e recuperavano un po’ di serenità. Tutto ciò ha contribuito a far sentire meno sole le persone: è stata una carezza nell’anima come qualcuno ha sottolineato. Un bene distribuito con coraggiosa generosità”.
In una lettera bipartisan rivolta al Ministro Manfredi lo affermano le senatrici Loredana RUSSO (M5S) e Paola Binetti (UDC) che da tempo stanno seguendo un gruppo di musicoterapiste impegnate a far riconoscere a pieno titolo la loro professionalità.
“Tutti coloro che lavorano in questo ambito hanno una solida competenza musicale; vengono dal Conservatorio dove hanno affrontato studi musicali di rango universitario con una sensibilità specifica e una passione profonda. Ma hanno bisogno di completare il loro iter formativo attingendo alla competenza specifica di quegli studi medici che più hanno a che vedere con il disagio che accompagna la malattia e che coinvolge tutta la sfera emotiva”,