In Sicilia è stata approvata all’unanimità la nuova Legge regionale sul Randagismo. È una bellissima notizia. Lo dico da siciliana e da parlamentare che ha dedicato tempo ed energie a questo tema.
Questa legge significa molto. C’è un impegno economico per costruire nuovi rifugi sanitari, che sommati alle 15 strutture finanziate in Sicilia dallo Stato in seguito al mio emendamento nella legge di bilancio, potranno dare davvero una svolta significativa per il ricovero dei cani randagi.
C’e poi un forte impegno per le sterilizzazioni straordinarie, i prelievi sul territorio, le prestazioni di pronto soccorso.
Ci saranno aiuti sulle ristrutturazioni dei locali da adibire ad ambulatori per la microchippatura e la sterilizzazione, con la formazione per gli addetti ai lavori.
È previsto il controllo della produzione animale, una maggiore attività di vigilanza e controllo con la figura del “Garante Regionale dei Diritti degli Animali”. Sono previste Case famiglia per cani e microcanili, oltre al giusto riconoscimento per i cittadini impegnati a sostenere lavori come il contrasto al randagismo.
C’è ancora molto da fare, soprattutto nei controlli contro i maltrattamenti e gli abbandoni.
Ma va dato atto a chi si è speso per questa legge, che essa costituisce un grande passo in avanti. Vigileremo sui suoi decreti attuativi, sperando che siano brevi i loro tempi di redazione, e sugli effetti concreti della sua applicazione.
Intanto va detto grazie per questo impegno al Presidente della Commissione randagismo dell’ARS Tommaso Calderone e al vicepresidente Salvatore Siragusa, insieme al consulente tecnico scientifico della Commissione parlamentare Speciale sul Randagismo dell’ARS Giovanni Giacobbe. Queste persone hanno fatto di tutto per garantirne l’approvazione entro la fine della legislatura
“Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali.”
Lo diceva Mahatma Gandhi.