È stato presentato l’emendamento 10.100 a firma del relatore e quindi, in quanto tale, sostenuto dal Governo, modificativo dell’art. 10 del d.l. 44 del 1 aprile 2021. La valutazione per titoli, ai fini dell’ammissione alle fasi concorsuali successive, potrà essere effettuata solamente per i profili qualificati dalle amministrazioni, in sede di bando, ad elevata specializzazione tecnica o amministrativa. I titoli valutabili, inoltre, saranno solo quelli strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni bandite.
Dopo la lett. c) è prevista l’introduzione di una lett. c bis) ai sensi della quale “i titoli e l’eventuale esperienza professionale, inclusi i titoli di servizio, possono concorrere, in misura non superiore a un terzo, alla formazione del punteggio finale”. Ciò eviterà che nella redazione della graduatoria finale vi sia una sproporzione fra il valore assegnato ai titoli e al servizio e quello, invece, ottenuto in sede di prova concorsuale.
Sono stata accanto agli aspiranti concorsisti, giovani e meno giovani, dal primo momento, e oggi non posso che gioire con loro. Sì alla velocizzazione e allo snellimento delle procedure. No alla valutazione per titoli e servizio che, spesso, si risolve in una valutazione fra chi si può permettere un master, una scuola di specializzazione, un dottorato, e chi no. Lottare per la meritocrazia non è mai vano e oggi è stato compiuto un importante passo avanti che va nel senso della risoluzione della vicenda che ha gettato nello sconforto centinaia di migliaia di aspiranti lavoratori della P.A. Non rimane che la votazione dell’emendamento!
Avanti tutta. Sulla via del merito.