Il Ministro Azzolina resiste in un’aula vuota.
Le opposizioni vogliono fare decadere il decreto Scuola, quindi hanno organizzato una successione di interventi tale da prorogare i lavori sino a giorno 7, data entro la quale esso dovrà essere convertito in legge!
L’operazione è continuata per tutta la notte in un’aula deserta ed i lavori sono stati sospesi alle 6 della mattina, per sanificare i locali. Intanto, davanti al Ministero dell’Istruzione, docenti e simil sindacalisti hanno protestato, affiancati dal Presidente della Settima commissione del Senato, Mario Pittoni.
La colpa del Ministro Lucia Azzolina per meritarsi tutto questo ostruzionismo? Aver voluto un concorso straordinario per titoli ed esami, con almeno una prova che comprendesse non solo la verifica delle competenze, ma anche quella delle conoscenze, perché i docenti devono anche “sapere ” e non solo “saper fare”; aver voluto un concorso che, con uno sbarramento di 7/10 e con una sola prova, non potendo selezionare oggettivamente i migliori, escludesse almeno i pessimi.
I sindacati confederali intanto non sospendono lo sciopero proclamato per giorno 8, nemmeno dopo la richiesta di revoca della Commissione di Garanzia, ed anche loro sono sulle stesse posizioni di chi fa ostruzionismo: no ai concorsi per merito. Destra e confederali sulla stessa linea non è un bel vedere e fa molto riflettere, essendo le due formazioni storicamente sempre state in antitesi: gli uni a difesa dei privilegi dei padroncini, gli altri dei diritti dei lavoratori, dell’uguaglianza sociale e contro ogni vantaggio a priori.
Vedremo che fine farà il decreto scuola e con esso la conclusione di questo anno terribilis e l’avvio del prossimo.