No alla caccia nel periodo di riproduzione degli uccelli stanziali e di transito in Italia. Lo voglio dire forte e chiaro.
Con dispiacere abbiamo dovuto rilevare che il governo ha inviato una lettera alla Commissione Europea per consentire l’allargamento dei tempi di caccia per gli uccelli. Questo significherebbe aumentare i danni nei confronti della fauna e della stessa natura. Tutto ciò in deroga alle valutazioni scientifiche dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
La nostra Carta Costituzionale ha posto l’ambiente, con la sua biodiversità e gli ecosistemi, tra i valori più importanti da tutelare in assoluto. Non possiamo, quindi, consentire a nessuno di allargare la misura dei danni di questa pratica avallata anche da potenti e spietate lobbies.
Per questo motivo ho presentato un’interrogazione parlamentare urgente, sottoscritta da numerosi colleghi, anche a seguito dell’invito ad intervenire rivolto al parlamento da parte dell’ex ministro Sergio Costa ed agli appelli di numerose associazioni che si battono per la tutela degli uccelli e più in generale dell’ambiente come ENPA – Ente Nazionale Protezione AnimaliLAC – Lega per l’Abolizione della Caccia, LAV, LIPU e WWF.
Sono temi che non possono conoscere deroghe.