Roma, 11 ottobre – “In riferimento alle proteste e alle polemiche dei giorni scorsi sulla circolare del MIUR che elimina la traccia storica tra le tipologie a scelta degli studenti per la maturità 2018/19, è importante ricordare che non scompare affatto la storia dallo scritto d’italiano.” Lo affermo i senatori M5S in VII Commissione. “La tipologia B” proseguono, “che va sviluppata sotto forma di testo argomentativo, ovvero saggio breve, prevede anche la trattazione di un argomento storico all’interno delle 7 tracce. La differenza tra un saggio breve e un tema tradizionale di tipo storico è minima. Tuttavia a vantaggio del saggio breve, rispetto al tema tradizionale, c’è l’impossibilità di “copiare”, sarà più facile quindi valorizzare e premiare l’originalità, la solidità delle conoscenze, la competenza ed il rigore del ragionamento di ciascuno studente. Per finire, rispetto al tema tradizionale che si presta ad essere valutato con un ampio margine di discrezionalità, il saggio breve si presta ad una valutazione più oggettiva e rigorosa da parte della commissione. Pertanto”, concludono “la scelta del MIUR appare non solo opportuna, quanto decisamente riuscita”.
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