Ogni giorno che passa ci dimostra come la caduta del governo in piena estate si stia rivelando assolutamente inopportuna, per non dire devastante, per il bene dell’Italia e dei cittadini.

C’è un mare di lavoro che rischia di andare sprecato, di iniziative legislative intraprese, decreti e regolamenti che avrebbero avuto la necessità di una maggiore stabilità politica.

È questo un grande rammarico. Penso anche alle mie battaglie, a tutto il lavoro per l’Alta Formazione artistica, Musicale e coreutica, alla filiera della formazione artistica, musicale e coreutica, e ancora a tutti quei provvedimenti legati al mondo dello spettacolo e della cultura che rischiano di andare persi.

Penso anche alle tante iniziative che avrebbero potuto rilanciare il territorio in cui vivo e a cui stavo lavorando senza sosta.

Per quanto riguarda l’AFAM, la preoccupazione più cocente e che alla vigilia dell’approvazione dei regolamenti mancanti alla 508/99, soprattutto quello sul reclutamento, sarebbe un serio problema che l’iter venisse interrotto con la concreta possibilità di ritornare al regolamento già approvato nel 2019 e poi sospeso.

Mi auguro che “il disbrigo degli affari correnti” inglobi anche l’iter per la sua approvazione, anche in considerazione del fatto che si trattava di un provvedimento già commissariato dal Presidente della Repubblica.

A questo si aggiunge anche l’interruzione di tutto l’iter per istituire la figura del ricercatore, questione che seguo da inizio legislatura e che è ormai in dirittura d’arrivo.

Con questi importanti passaggi che completano un processo di riforma che avvicina il sistema Afam all’università, si sarebbe potuto finalmente lavorare in legge di bilancio – ultima della legislatura – per un avvio dell’adeguamento degli stipendi Afam e quelli universitari.

Tutto ciò ci fa capire ancora una volta quale atto di irresponsabilità sia stato far crollare il governo del Paese.

Vi allego una mia intervista di qualche mese fa per un approfondimento sul tema: