Dei cittadini italiani che il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto insignire dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica perché si sono distinti nella lotta all’emergenza al Coronavirus, tre, in particolare, sono i nomi che mi hanno colpito.
Quello di Ettore Cannabona, Comandante della stazione dei Carabinieri di Altavilla Milicia in provincia di Palermo, che ha devoluto in beneficenza l’intero stipendio mensile.
Quello di Daniela Lo Verde, preside dell’istituto “Giovanni Falcone” del quartiere Zen di Palermo, che ha lanciato una campagna di raccolta fondi per offrire la spesa alimentare ad alcune famiglie in difficoltà e ha lanciato un appello per recuperare pc e tablet che consentissero ai suoi allievi di seguire le lezioni a distanza.
Quello di Cristina Avancini, l’insegnante di Vicenza che, nonostante il suo contratto fosse scaduto, non ha interrotto le video-lezioni con i suoi studenti.
Tre storie le loro, che mi hanno colpito più delle altre e che mi hanno fatto sentire orgogliosa di essere siciliana e di appartenere al corpo docente, oltre che di essere rappresentante istituzionale di un Paese che si è speso senza risparmiarsi nella lotta alla pandemia.
A quei cittadini vada il mio GRAZIE più sentito e commosso.