Alle mamme che hanno partorito da sole ed hanno dato il primo bacio al proprio figlio con una mascherina sulla bocca.

Alle mamme che hanno dovuto conciliare lavoro e famiglia.

Alle mamme medico, che non abbracciano i loro figli da mesi.

Alle mamme che si sono dovute reinventare insegnanti con la didattica a distanza.

Alle mamme ministro e a quelle parlamentari, che in questo periodo hanno avuto addosso più responsabilità del solito.

Alle mamme disoccupate.

Alle mamme lavoratrici.

Alle mamme che sono tali anche senza aver partorito un figlio dal loro grembo.

A chi mamma lo è in senso sociale, prendendosi cura degli ultimi.

Alle mamme che curano, lottano, non si arrendono.

Alle mamme che hanno pianto dietro lo schermo di un telefono, in videochiamata con i figli lontani.

Alle mamme che hanno videochiamato un figlio dalla terapia intensiva o un figlio in terapia intensiva.

Alle mamme che hanno pianto in silenzio.

Alle mamme che se ne sono andate senza l’ultimo abbraccio dei loro figli, dei loro compagni, mariti, affetti.

Auguri mamme.

Per l’amore che contraddistingue il nostro essere mamme.

Oggi e in ogni giorno.