Ieri l’intergruppo Camera- Senato per i diritti degli animali ha aderito alla campagna europea END THE CAGE AGE, per mettere fine all’uso delle gabbie negli allevamenti dell’EU.
Durante la conferenza di presentazione del programma ho assistito all’orrore a cui nessun essere sensiente dovrebbe essere sottoposto: scrofe obbligate ad accudire i cuccioli nelle gabbie di allattamento, private di qualunque libertà di movimento. Per la ristrettezza degli spazi non gli è permesso nemmeno di girarsi per vedere i propri cuccioli; conigli che passano tutta la loro vita in gabbia con lo spazio disponibile pari alle dimensioni di un foglio A4, anatre in gabbia ingozzate per produrre il foie gras, galline ovaiole impilate in gabbie “arricchite” dove l’arricchimento imposto per legge dovrebbe, a parer loro, dare lo spazio di razzolare in pochi centimetri quadrati.
Difficile uscire indenni da un pomeriggio così, tranne che con la determinazione a porre fine a tali crudeltà appoggiando la campagna portata avanti da oltre 100 Associazioni animaliste ed ambientaliste in tutta Europa.
L’obiettivo è quello di raccogliere un milione di firme (siamo a 600.000) per chiedere all’UE di vietare l’uso delle gabbie negli allevamenti, come già avviene in Svezia e nel Regno Unito.
Si può firmare online all’indirizzo www.endthecageage.eu, oppure scaricare il modulo di petizione e farlo firmare .
Anche a Termini Imerese, su iniziativa di Guardie Ambientali, Mare Nostrum e Legambiente, domenica mattina alle 11 in piazza Duomo sarà allestito un banchetto per la raccolta firme.